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Ringraziamenti e sintesi - La diffusione della cultura della mediazione nel Marghine - 9 marzo 2012 - Macomer

pubblicato 12 mar 2012, 10:19 da Mediatori Mediterranei ONLUS   [ aggiornato in data 19 mar 2012, 12:25 ]
Gentili Mediatori

colleghi,

nel ringraziare tutti coloro, tantissimi, hanno partecipato all’evento formativo svolto il 9.3.2012, presso il Tribunale di Macomer, come di consueto, facciamo un breve resoconto dell’attività svolta e preannunciamo le prossime iniziative, alle quali siete invitati a partecipare.

Nell’ordine, il pomeriggio del 9.3.2012, presso l’Aula delle udienze del Tribunale di Macomer, si è svolto un convegno organizzato dall’Università degli studi di Cagliari, Dipartimento di Giurisprudenza, insieme alla nostra associazione Mediatori Mediterranei ONLUS, per discutere pubblicamente della diffusione della cultura della mediazione nel Marghine. L’evento, accreditato dal consiglio dell’Ordine degli avvocati di Oristano, si inserisce nell’ambito delle iniziative divulgative sulla rete pubblica della mediazione che da oltre un anno stiamo svolgendo a livello regionale, nazionale e internazionale in stretta collaborazione tra Università, sistema camerale, ordini e collegi professionali e istituzioni locali, tutti impegnati a confrontarsi e dibattere sulla riforma della mediazione, oramai in vigore da un anno.

L’incontro del 9 marzo assume un significato assai importante per tutti, in ragione del periodo e del luogo scelto, dei soggetti partecipanti, dei problemi dibattuti e delle urgenti necessità poste dall’attuazione della riforma nelle comunità locali.

In sintesi, la data del convegno si pone a circa un anno dall’avvio della riforma della mediazione (marzo 2011) e a ridosso dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà della mediazione anche nelle controversie in materia di condominio e di infortunistica stradale (marzo 2012). E’ il momento giusto per fare pubblicamente il punto sull’attuazione della riforma, anche in vista della sua piena applicazione, in Italia, in Sardegna e nel Marghine. La discussione risente pure della grave crisi del sistema della giustizia civile e, soprattutto, del drastico ridimensionamento che, in base ai piani governativi di riordino degli uffici giudiziari, subiranno le sezioni staccate dei tribunali e gli uffici giudiziari della Sardegna. Si assiste all’arrettramento, se non all’abbandono dei presidi giudiziari nelle nostre comunità, con evidenti preoccupazioni per il mantenimento non solo dei livelli occupazionali e delle attività professionali di quanti vi operano, ma soprattutto delle istituzioni pubbliche che rappresentano e garantiscono l’osservanza dei valori della giustizia e della legalità tra i cittadini.

Il luogo scelto per il convegno, anche sotto quest’ultimo drammatico aspetto, è significativo in quanto gli importanti uffici giudiziari, Tribunale e Giudice di Pace, del Margine rischiano la soppressione, come il sindaco di Macomer ha segnalato. Abbiamo deciso, d’intesa con i rappresentanti delle istituzioni e degli uffici coinvolti, di svolgere l’incontro divulgativo proprio a Macomer, dentro i locali del Tribunale per discutere insieme ai professionisti locali e al pubblico dei presenti dei problemi della tutela dei diritti dei cittadini e della necessità che l’erogazione dei servizi della giustizia e della tutela stragiudiziale si svolgano sul territorio attraverso gli enti pubblici, possibilmente dentro gli stessi uffici giudiziari che devono essere mantenuti aperti e resi pienamente fruibili ai professionisti e ai cittadini del Marghine.

Le accalorate parole del sindaco di Macomer, avv. Riccardo Uda, che in apertura dei lavori ha lanciato l’allarme sulla paventata chiusura degli uffici giudiziari sono state udite da tutti i partecipanti al convegno, i quali hanno espresso la piena solidarietà verso le istituzioni municipali e giudiziari in questo delicatissimo momento. Non è momento di contrapposizioni o divisioni, ma di collaborazione nella difesa dei presidi di giustizia e legalità. In questo senso, giurisdizione e mediazione costituiscono strumenti complementari, non già alternativi, di tutela dei diritti dei cittadini che debbono trovare diretta e piena esplicazione nel territorio del Marghine, presso gli uffici giudiziari attraverso i professionisti che vi vivono e operano.

La complementarietà degli strumenti di tutela dei cittadini, del resto, è stata significativamente espressa dall’organizzazione del convegno che ha visto partecipare i rappresentanti dell’Università di Cagliari, attraverso il prof. Carlo Pilia del Dipartimento di Giurisprudenza, degli uffici giudiziari del Tribunale, attraverso i due brillanti magistrati dott. Riccardo Ariu e Andrea Mereu, degli ordini professionali, a cominciare dagli avvocati, con un delegato del Consiglio, e dagli ingegneri, attraverso il presidente, del sistema camerale, attraverso il dott. Giampiero Uccheddu, e dei numerosi professionisti e mediatori del territorio, tra i quali il macomerese dott. Gavino Guiso.

La complementarietà degli strumenti di tutela dei cittadini, peraltro, trova espressione concreta nella formulazione della riforma della mediazione e nella concreta organizzazione dei relativi servizi che può avvenire con la collaborazione degli ordini degli avvocati direttamente presso gli uffici giudiziari dei Tribunali, come accade da mesi a Oristano e sarebbe auspicabile anche a Macomer. In tal modo si eviterebbe il pericolo di un costoso quanto dannoso pendolarismo nella mediazione verso altre province o regioni, specie quelle del nord Italia.

Lo stretto rapporto tra processo e mediazione, ancora, è emerso dal contenuto delle interessanti relazioni svolte dal dott. Ariu sulla mediazione delegata dal giudice civile e dal dott. Mereu sulla mediazione penale, i quali si sono soffermati sui contenuti della riforma illustrando aspetti positivi e criticità del dettato normativo di matrice europea. Pure il dott. Uccheddu, dall’osservatorio privilegiato del sistema camerale, ha illustrato con chiarezza i problemi posti dalla concreta erogazione dei servizi della mediazione a livello nazionale e regionale, ribadendo la necessità di sviluppare la rete pubblica mediante il diretto coinvolgimento delle istituzioni locai, degli ordini e collegi professionali e degli uffici giudiziari.

Il prof. Pilia, muovendo dalla constatazione della necessità di adeguare il processo formativo universitario e postuniversitario in campo giuridico per fare fronte alle sfide della riforma europea sulla tutela dei diritti, ha dato conto del notevole sforzo organizzativo che l’ateneo cagliaritano ha profuso in collaborazione con il sistema camerale e ordinistico della Sardegna. Attività formativa, di studio, ricerca, pubblicazioni e convegni a livello locale e nazionale sulla mediazione e sulle moderne tecniche di gestione dei conflitti. Ancora sono stati ricordati gli accordi internazionali con altri atenei stranieri impegnati nella formazione congiunta di un giurista europeo, in Italia, Spagna, Portogallo e Francia.

Sul piano contenutistico, ancora, sono stati affrontati i principali argomenti legati agli accordi immobiliari in mediazione e, in particolare, i problemi sollevati dall’accordo conciliativo ricognitivo dell’usucapione. Accordo valido ed efficace, malgrado non sia trascrivibile nei registri immobiliari, come dimostrato dalla nota vicenda portata all’attenzione del Tribunale di Roma nello scorso luglio. Sul punto si è svolto un interessane e vivace confronto tra i relatori seguito da un aperto dibattito tra il pubblico, con la diretta partecipazione di alcuni attenti professionisti locali. Al di là delle posizioni di ciascuno, il problema attende ancora una compiuta definizione normativa o un chiarimento giurisprudenziale che eviti il rischio dello svolgimento di un incombente procedurale inutile, se non pregiudizievole per i cittadini, come hanno sottolineato i presenti.

Da ultimo, il dott. Gavino Guiso, che non poco si è prodigato per la buona riuscita dell’incontro, si è soffermato sull’etica, la deontologia e le regole di condotta del mediatore, nuova figura professionale disciplinata dalla riforma, che si deve distinguere nettamente nelle funzioni dai giudici e dagli avvocati. Il suo contributo è stato particolarmente apprezzato perché dimostrazione del radicamento e della collaborazione dei mediatori sul territorio macomerese.

Del bellissimo evento, coronato dalla partecipazione di tanti professionisti e mediatori che hanno riempito fino ad ora tarda l’aula delle udienze del Tribunale di Macomer, infine, un valente collaboratore e mediatore avv. Giovanni Bosso ha effettuato degli scatti fotografici che sono adesso disponibili sul sito web della nostra associazione Mediatori Mediterranei Onlus (www.mediatorimediterranei.org).

A tutti voi porgiamo un caloroso saluto, preannunciamo una prossima riunione per fare il punto sulla riforma della mediazione.

prof. Carlo Pilia,  prof. Francesco Sitzia,  dott. Giampiero Uccheddu
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Mediatori Mediterranei ONLUS,
12 mar 2012, 10:19
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