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Resoconto e rigraziamenti evento formativo del 14 dicembre 2011

pubblicato 18 dic 2011, 22:58 da Mediatori Mediterranei ONLUS   [ aggiornato in data 2 gen 2012, 07:40 ]


Gentili Mediatori

colleghi,

nel ringraziare quanti hanno partecipato all’evento formativo del 14.12.2011, come di consueto, facciamo un breve resoconto dell’attività svolta e preannuncio le prossime iniziative di fine anno, alle quali siete invitati a partecipare.

Nell’ordine, il pomeriggio del 14.12.2011, presso l’Aula Magna della Spina Didattica della Cittadella Universitaria di Monserrato si è svolto un convegno per discutere delle problematiche della cartella clinica e della responsabilità medica, organizzato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari, nell’ambito di un progetto di ricerca approvato dalla Regione Autonoma della Sardegna sulla conciliazione sanitaria, di cui è responsabile scientifico il prof. Ernesto D’aloja.

La presentazione del libro “Responsabilità medica e cartella clinica”, dell’autore Vittorio Occorsio, con prefazione di Stefano Rodotà–Giuffrè, Milano, 2011, ha offerto lo spunto per discutere di questioni assai delicate insieme a un avvocato, Paolo Sestu, esperto in materia di responsabilità medica, un magistrato, Maria Teresa Spano che tratta queste problematiche sotto il profilo civilistico, i professori Carlo Pilia, Ernesto D’Aloja e Francesco Sitzia, coordinatore dei lavori. Gli argomenti sono stati trattati anche tenendo conto delle novità normative in materia di conciliazione relativa alla responsabilità medica. Di qui la forte partecipazione di responsabili di aziende sanitarie, di professionisti della salute (al corso sono stati assegnati 2 crediti E.C.M.), di numerosi avvocati (l’evento è stato accreditato dal consiglio dell’ordine degli avvocati con 4 crediti), oltre che numerosissimi mediatori, che hanno affollato e riempito la bellissima aula magna.

L’incontro si è aperto con i saluti del dott. Ennio Filigheddu, direttore generale dell’AOU di Cagliari, struttura presso la quale si svolge l’incontro e pure la ricerca sulla conciliazione sanitaria, il quale ha incisivamente segnalato come alla complessità degli argomenti trattati corrispondano le notevoli difficoltà applicative quanto agli aspetti organizzativi, gestionali e relazionali riscontrabili in una grande struttura sanitaria, che deve combinare la tutela della salute con la salvaguardia dei diritti fondamentali coinvolti nel trattamento medico. In questo senso, è stato auspicato uno sviluppo della mediazione mediante una collaborazione tra i protagonisti della ricerca, formazione e sanità e gestione della mediazione, i mediatori in primo luogo.

Il prof. Francesco Sitzia, in avvio dei lavori, ha portato i saluti del Presidente dell’Ordine degli avvocati di Cagliari, avv. Ettore Atzori, impossibilitato a presenziare, in quanto impegnato in una riunione del Consiglio. Anche attraverso i tantissimi avvocati presenti, è stata segnalata la proficua collaborazione istituzionale nel campo della formazione post lauream da tempo avviata con il Dipartimento di Scienze giuridiche e forensi dell’Ateneo cagliaritano. Il prof. Francesco Sitzia, prima di dare la parola ai relatori, ha illustrato lo sviluppo del progetto sulla conciliazione sanitaria, nell’ambito delle complessive iniziative di strutturazione della rete pubblica della mediazione in Sardegna e, più in generale, di divulgazione della cultura della mediazione che da oltre un decennio lo vede protagonista nelle pubblicazioni scientifiche, nei convegni e nella formazione. In ambito sanitario, tuttavia, sono necessarie iniziative specifiche, da svolgere mediante il diretto coinvolgimento delle strutture sanitarie pubbliche e private e dei professionisti che vi operano, al fine di illustrare le importanti novità normative sulla mediazione civile e commerciale e le notevoli potenzialità dell’impiego delle tecniche di composizione stragiudiziale dei conflitti. In tale prospettiva, il progetto di ricerca regionale ambisce a coinvolgere tutti i protagonisti istituzionali e professionali operanti nella nostra isola, a cominciare dall’assessorato competente, dalle altre aziende sanitarie, dagli ordini professionali e dalle associazioni di categoria e sindacali.

Il primo relatore, l’avv. Paolo Sestu ha illustrato i profili penalistici della responsabilità medica, anche in relazione alla violazione dell’autodeterminazione del paziente, per quanto attiene alla mancanza del consenso informato sia al trattamento sanitario e sia al trattamento dei dati personali. L’esperto professionista, in particolare, si è soffermato sui profili penali e patrimoniali della responsabilità e sul dilagare del contenzioso medico legale. In prospettiva, si è segnala l’auspicabile diffusione della cultura della mediazione, per gli auspicati benefici che dal sistema potranno derivare sul versante della migliora tutela della salute, del contenimento dei costi e della riduzione dell’ingorgo giudiziario. A questo proposito, è necessario il diretto coinvolgimento delle assicurazioni, al fine di adottare le conseguenti iniziative contrattuali e organizzative.

La dott.ssa M.T. Spano, giudice del Tribunale di Cagliari, che per tanti anni si è occupata di contenzioso sulla responsabilità medica, ha sottolineato l’evoluzione del sistema e del rapporto medico-paziente il ruolo centrale che nell’accertamento in giudizio assume la cartella clinica. La contrattualizzazione della responsabilità medica, sul piano della ripartizione dell’onere della prova, ha comportato che sia il medico a essere gravato della dimostrazione della propria diligenza professionale, anche attraverso la documentazione scrupolosa della prestazione svolta e, in particolare, la cartella clinica. La mancata o inesatta compilazione della cartella clinica, quindi, oltre che ledere i diritti del paziente, finisce per ritorcersi a danno dello stesso medico, che si trova nell’impossibilità pratica di fornire la dimostrazione della corretta esecuzione della prestazione medica.

Il dott. Vittorio Accorsio, autore del volume presentato, ha incentrato il suo intervento sul ruolo fondamentale che la cartella clinica assume nell’evoluzione giurisprudenziale della responsabilità medica. La tutela dei valori personali di rango costituzionale coinvolti, in sostanza, ha comportato un forte inasprimento del regime della responsabilità professionale in campo sanitario, che ha addossato sul professionista la gran parte dell’onere probatorio. La cartella clinica, quindi, diviene strumento fondamentale per documentare e, in sede processuale, provare l’attività medica rispettosa dei diritti dei pazienti.

Il dott. Luigi Arru, Presidente dell’Ordine dei medici di Nuoro, è stato disponibile a svolgere un intervento, che ha rimarcato le difficoltà che incontrano i professionisti della salute a svolgere la loro attività in questo rinnovato e inasprito contesto della responsabilità medica. La cartella clinica, infatti, costituisce uno dei momenti di emersione di una conflittualità che finisce per inasprire ed esasperare il rapporto con il paziente e, specie in alcuni territori più difficili o per talune specializzazioni più rischiose, finisce per allontanare i medici dall’operare o per incentivare quelle dispendiose e dannose pratiche di medicina c.d. difensiva. L’accalorato intervento del dott. L. Arru, in pratica, esprime il forte disagio e la preoccupazione della categoria medica verso questo sistema conflittuale ed esasperato di gestione dei conflitti, che finisce per allontanare i giovani dalla professione medica e, quindi, negare la tutela della salute che, almeno in via di principio, si vorrebbe garantire.

Il prof. Carlo Pilia, a questo punto, è stato facile evidenziare come i protagonisti della sanità, delle attività professionali e della tutela dei diritti dei pazienti dovrebbero verificare la percorribilità di soluzioni alternative di gestione dei conflitti, che favoriscano soluzioni condivise e meno laceranti della relazione medico-paziente. La riforma della mediazione, sotto tanti profili costituisce una realtà normativa con la quale ci dobbiamo confrontare e, nell’intenzione del legislatore, dovrebbe offrire un positivo contributo. A tal fine, l’obbligatorietà della mediazione imposta dalla legge nella responsabilità medica e nei contratti assicurativi impone un’immediata iniziativa organizzativa per rendere operare questo sistema di tutela dei diritti dei pazienti, dei professionisti, delle aziende e, più in generale, della collettività.

Il prof. Ernesto D’aloja, in conclusione, ha inteso sottolineare come la mediazione sia utile non solo sui profili patrimoniali, m anche e soprattutto per la salvaguardia di quelli personali, fondamentali nella relazione medico-paziente. La riservatezza che caratterizza la mediazione, infatti, garantisce il pieno e libero confonto tra le parti. Inoltre, è stata segnalata la necessità che la mediazione in campo medico sia affidata a professionisti esperti e qualificati, anche per quanto attiene agli accertamenti sofisticati che connotano questa materia. Il prof. E. D’aloja, infine, ha illustrato il contenuto del progetto sulla conciliazione sanitaria, di cui è responsabile scientifiche, che vedrà l’immediato avvio di una formazione mirata verso i professionisti della salute, con la partecipazione di tutte le strutture interessate, in vista della istituzione di una sezione specializzata dedicata alla responsabilità medica.

A margine del resoconto, segnaliamo la prosecuzione delle iniziative divulgative della rete della mediazione, con gli importanti incontri di interlocuzione con i responsabili delle istituzioni a Nuoro, Bosa e Olbia. Il prossimo incontro pubblico, come preannunciato, si terrà in Ogliastra, mercoledì 21, ore 11, presso il Tribunale di Lanusei per presentare la rete pubblica della mediazione davanti ai responsabili degli uffici giudiziari, degli enti locali, degli ordini e collegi professionali e di voi tutti mediatori, con i quali ci intratterremo pranzo, nostri ospiti.

Infine, a Cagliari, il giovedì 22, ore 16,30, presso l’aula Arcari si terrà un breve incontro per salutarci e farci di persona gli auguri per le prossime festività, con qualche fetta di dolce e le bibite, che mettiamo tutti a disposizione.

Un caro saluto,

prof. Carlo Pilia          prof. Francesco Sitzia          dott. Giampiero Uccheddu
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